Le informazioni tecniche, basate sui dati presenti in letteratura, devono essere intese e utilizzate come un utile suggerimento o una “guida” e non come uno “Stao dell’Arte” o uno standard riconosciuto (come ad es. una normativa UNI). L’utilizzatore è tenuto a verificarne la congruenza con tutte le normative vigenti e la concreta applicabilità al caso specifico. La SENINI spa non può essere considerata responsabile per perdite e/o danni di qualsiasi genere provocati dall’uso di queste informazioni.
Sporcizia generica (fango, alimenti, polvere, foglie e residui vegetali, sigarette)
Di solito è sufficiente spazzolare con acqua calda e detergenti. Se la macchia persiste applicare una soluzione di candeggina diluita con acqua e poi sciacquare abbondantemente. Casi particolari – Caffè : trattare con spazzola morbida e una soluzione al 3 % di acqua ossigenata. Vino e pomodoro : trattare con una spazzola morbida e una soluzione di acqua e bisolfito di sodio (25 grammi per litro di acqua). Depositi di polvere : (“baffi” sotto le finestre) eseguire alcuni passaggi con acqua o con idropulitrice. Se non bastano, aggiungere acido muriatico (Applicare con cautela perché l’acido attacca il calcestruzzo, irruvidisce la superficie e ne altera il colore).
Grasso
Asportare dapprima, con attenzione, i residui superficiali, spazzolare con un detersivo forte e lavare successivamente con acqua calda.
Oli
Assorbire delicatamente la quantità non assorbita dal muro, senza tamponare, con polveri fini (talco, sabbia, cemento), spazzolare con un detersivo forte e lavare successivamente con acqua calda. Se la macchia persiste, coprirla con polvere assorbente e un solvente (ad es. benzolo o tricloroetiline). Dopo un’ora togliere la pasta e sciacquare.
Vernice e spray
Assorbire le parti “fresche” con carta assorbente, tovaglioli di carta o stracci, senza strofinare. Agire sulla vernice “secca” con una spazzola dura (eventualmente con polvere abrasiva, tipo Vim, facendo attenzione a non graffiare eccessivamente la superficie. In alternativa agire con getti ad alta pressione o con sabbiature). Infine, se necessario, trattare con prodotti specifici, reperibili in commercio, seguendo scrupolosamente le istruzioni del fabbricante. ATTENZIONE : gli smacchiatori di vernice di solito sono a base di acido solforico e attaccano il calcestruzzo, con l’effetto di renderlo più ruvido e di alterarne il colore.
Matita
I segni lasciati spesso dai muratori o dagli impiantisti si tolgono con la gomma. In casi particolarmente estesi, bagnare con una soluzione di acqua e nitrato sodico (200 grammi per litro di acqua) e scaldare con una fiamma a gas per bruciare il carbonio della grafite. ATTENZIONE: non inalare i fumi e non surriscaldare il calcestruzzo al punto di farlo esplodere. Le eventuali macchie rimaste dopo la bruciatura possono essere rimosse spazzolando con sapone e d’acqua.
Fumo e fuliggine
Spazzolare con acqua e sapone. Dove le macchie persistono si può usare polvere abrasiva (ad es. il Vim) da sola o in una poltiglia di Vim, acqua e candeggina (1 parte di candeggina, 5 di acqua), applicare con una spazzola e risciacquare.
Ruggine
Bagnare la zona interessata, trattare con una soluzione di acido cloridrico (il comune “acido muriatico”) al 5 %. Sciacquare abbondantemente con acqua. Applicare con cautela perché l’acido attacca il calcestruzzo, irruvidisce la superficie e ne altera il colore.
Asfalto
Quando è freddo togliere i residui superficiali con un raschietto. Se la macchia persiste, renderlo più fragile congelandolo con ghiaccio, quindi spazzolare con polvere abrasiva (ad esempio Vim) e sciacquare con acqua pulita.
Giunti ammalorati
Rimuovere la malta con disco flessibile per una profondità di circa 2 cm (o più, ma senza rimuoverla completamente per evitare cedimenti della fila di blocchi o distacchi dalla parte superiore), pulire con aria compressa, riempire con sigillante siliconico, stuccare con malta e stilare il giunto.
Efflorescenze
Si tratta di depositi superficiali biancastri di carbonato di calcio, che si presentano come aloni, macchie, colature. Sono un fenomeno naturale che si manifesta o per particolari combinazioni climatiche in fase di maturazione del blocco o per la presenza di umidità (o di infiltrazioni) all’interno della muratura (nel qual caso è indispensabile eliminare la fonte). Spazzolare a secco e poi pulire con acqua. Se l’alone persiste, bagnare la muratura, applicare una soluzione di acqua e acido muriatico al 3% per colori scuri, al 5% per colori chiari (1 parte di acido, 20 parti di acqua). Dopo alcuni minuti sciacquare con acqua. Se necessario ripetere il trattamento. ATTENZIONE : provare prima l’efficacia del trattamento su piccole porzioni di muro, quelle meno in vista, per tarare la corretta % di acido. Procedere poi dall’alto verso il basso, per porzioni di muratura di circa 20 mq. Dopo la pulizia valutare l’opportunità di applicare sulla superficie della parete un trattamento protettivo.
Smaltimento del prodotto al termine del suo ciclo di vita
Alla fine del ciclo di vita il materiale non richiede, per il suo smaltimento, trattamenti particolari perché, a causa della sua elevata inerzia chimica, non rilascia sostanze nell’ambiente.