come bordo di contenimento dei pavimenti, anche industriali: prevengono lo “spanciamento” laterale del pavimento (e dei materiali di sottofondo) e lo “sbriciolamento” del bordo che potrebbe essere causato dal passaggio di qualsiasi carico (pedoni e automezzi) (disegni 1 e 2);
per separare pavimenti diversi: sono dei “marcatori visivi” (ad es. fra strada e marciapiede) che devono essere posati secondo l’allineamento e il piano del pavimento nito (dis. 3) ;
per superare piccoli dislivelli: vengono sovente posati “distesi”, allo stesso modo della soglia d’accesso di un locale (come ad es. un garage) o di una zona a quota leggermente più alta. Con questa modalità di posa curare particolarmente il fondo e la fondazione (eventualmente armata) (dis. 4);
per migliorare la sicurezza delle strade e dei percorsi pedonali e ciclabili: costituiscono un sistema di “controllo passivo” del traf co, a basso costo, perché il dislivello che viene creato protegge le aree pedonali dall’invasione degli autoveicoli. I pezzi speciali a “BOCCA DI LUPO” consentono di allontanare dalla sede stradale le acque piovane e di smaltirle in fognatura.
PRINCIPALI UTILIZZI DELLE BANCHINE
Le BANCHINE vengono utilizzate per intercettare e convogliare in fognatura le acque super ciali. Solitamente sono utilizzate a ridosso dei cordoli (dis. 7), con le strade a schiena d’asino, o in centro alla carreggiata (dis. 8).
In fase di posa curare particolarmente l’allineamento e la pen- denza: ogni variazione può interrompere il regolare usso dell’ac- qua, causando ristagni locali e possibili accumuli di limo e detriti.
Quando sono sottoposte a un traf co veicolare, in particolare di attraversamento (come nel caso dei passi carrai, g. 9) è buona norma:
assicurarsi che il terreno di fondo sia ben compattato, stabile e resistente;
dimensionare la fondazione ed eventualmente armarla (in caso di fondi potenzialmente cedevoli, sensibili all’ac- qua, oppure se è previsto un transito frequente di veicoli pesanti).