1- COME SI PROGETTANO GLI STRATI DI POSA E LO SPESSORE DEL PAVIMENTO
Per progettare correttamente una pavimentazione in masselli è necessario stabilire:
Con questi dati è possibile determinare, da semplici tabelle:
2- LA “PORTANZA” DEL TERRENO DI SOTTOFONDO
La portanza del terreno (ossia la sua resistenza ai carichi) può essere stimata con prove di carico su piastra da 300mm (che forniscono il “Modulo di Deformazione Md”), oppure osservando il comportamento del terreno al passaggio di un mezzo pesante.
Come valore di riferimento, per il terreno naturale di sottofondo spesso i Capitolati Comunali per l’esecuzione delle
strade prevedono Md ≥ 150 daN/cm2 = 15 MPa.
3- LE PROVE DI CARICO SU PIASTRA SUL “PACCHETTO DI POSA”
La “portanza” dell’intero pacchetto di materiali posati (pavimento escluso) può essere verificata con una prova di carico su piastra da 300 mm di diametro (come da Bollettino C.N.R. n.146/1992). La prova fornisce il “modulo di
deformazione Md” e il grado di compattazione.
La Tabella seguente riporta alcuni valori indicativi di Md in funzione della destinazione e dello spessore previsto del
pavimento:
4 – SCHEMI DI POSA CONSIGLIATI
Per le aree soggette a traffico veicolare si deve tener presente che le ruote gommate tendono a far muovere e ruotare
i masselli, e che questi movimenti vengono contrastati dalla superficie laterale del massello.
Ne consegue che la resistenza e la durabilità di un pavimento soggetto a traffico veicolare:
5 – LA PROGETTAZIONE DI PAVIMENTI CON MASSELLI E LASTRE
Gli strati di posa
I materiali da stendere sul terreno di sottofondo sono evidenziati in queste tipiche stratigrafie. La soluzione a 2 strati viene di solito impiegata quando sono previsti carichi “impegnativi” sul pavimento.
La sabbia di sigillatura
Deve avere una granulometria 0/1 o 0/2 mm (come da indicazioni Assobeton o altre fonti autorevoli). Inoltre deve essere asciutta e non di frantoio (perché le parti molto fini potrebbero macchiare il pavimento).
Lo strato di allettamento
Deve avere una granulometria 0/4 o 0/5 mm (come da indicazioni Assobeton o altre fonti autorevoli), e deve essere alluvionale o di frantoio, umida ma non satura (schiacciandola nella mano non forma un velo d’acqua), non calcarea. Per esperienza la sabbia alluvionale è più stabile e “ferma” sotto un carico veicolare. Per renderla più rigida (ad es.vicino a pavimenti rigidi) la si può “miscelare a secco” con cemento (lo spolvero superficiale non è efficace.
Il misto cementato
Deve avere una granulometria 0/20 o 0/30 mm a curva continua e cemento (32,5 o 42,5) dosato a circa 70-170 kg/mc.
Il misto granulare
Deve avere una granulometria 0/30 e 0/40 mm (come indicato da Assobeton e da altre fonti autorevoli). Proveniente da cava di fiume o di frantoio. Viene steso, rullato e compattato in strati di spessore non superiori a 30 cm. Per una giusta compattazione basta una semplice annaffiatura in fase di stesa e un’altra prima della rullatura.
Lo spessore degli strati per la posa dei MASSELLI
La seguente tabella fornisce dei valori indicativi che devono essere vagliati dal progettista in funzione del caso specifico.
Lo spessore degli strati per la posa delle LASTRE
Le lastre sono elementi vibro compressi più snelli dei masselli. Per essi il rapporto fra la massima dimensione in pianta e lo spessore è maggiore di 4. Si tratta quindi di elementi più sensibili alla flessione rispetto ai normali masselli. La seguente tabella fornisce dei valori indicativi che devono essere vagliati dal progettista in funzione del caso specifico.